Come unire mondo fisico e virtuale in classe?

 

 

Ce lo spiega KUBO…

La Scuola 4.0 ci proietta verso un futuro ancor più digitale, ma come mantenere il giusto contatto tra mondo virtuale e la realtà “analogica” degli studenti?
Prendiamo spunto dalle nuove attività di KUBO, il piccolo robot danese entrato ormai nelle scuole di tutto il mondo, per riflettere su questo argomento.

La filosofia di KUBO è sempre stata quella di integrare i concetti astratti del coding con degli strumenti concreti, come le tessere magnetiche per comporre gli algoritmi. Il team adesso propone ai docenti nuove attività didattiche, molte di esse inter-disciplinari, e il gioco online KUBO Play per guidare il simpatico robot danese in avvincenti scenari virtuali!

Visita il portale KUBO Education per scoprire tutte le proposte didattiche da attuare con KUBO!

 

KUBO e l’approccio Blended Learning

Applicare il blended learning  (didattica mista) non significa necessariamente fare DAD. L’apprendimento individuale, mediato dalla tecnologia o da contenuti online, può avvenire a scuola sotto la supervisione dell’insegnante. L’importante è preparare gli alunni a questi momenti di autonomia digitale seguendo un percorso come quello suggerito in figura.

https://www.flickr.com/photos/cwkarl/15433742780/

Una buona pratica, specialmente nella scuola primaria, è di introdurre il pensiero computazionale con attività unplugged prima di passare all’uso della tecnologia: ad esempio una caccia al tesoro seguendo una mappa, o dei puzzle con indizi matematici, sono ottimi esercizi propedeutici prima di passare al coding vero e proprio di fronte al computer (come mostrato in varie ricerhce pedagogiche, vedi ad es. Tsarava et al. 2017).